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Rüştü ha sconfitto il coronavirus: “Non dimenticherò mai ciò che il Barcellona ha fatto per me”

Rüştü Reçber, ex portiere del Barcellona, ha da poco sconfitto il COVID-19, il virus che sta terrorizzando l’economia di molti paesi, oltre alla salute di tutti. Intervistato dalla testata giornalistica spagnola As, ha parlato del virus, ma anche dei blaugrana, fondamentali per lui anche nei momenti meno luminosi:

“È stata una battaglia molto lunga e difficile. I medici hanno applicato il metodo indicato dal Ministero della Salute per salvarmi, mettendoci tanto impegno. Il supporto dei miei cari in questo momento complicato è stato fondamentale. Siamo stati uniti e ce l’abbiamo fatta. Per fortuna ci siamo solo spaventati e adesso sono molto felice”.

Sul Barcellona, che lo ha sostenuto in questo periodo critico, dice: “Mi ha dato un grande supporto durante e dopo la malattia. In particolare, Carlos Naval e Chemi Teres mi hanno trasmesso gli incoraggiamenti del presidente e di tutto il club. In momenti difficili come questo, sono le piccole cose a contare davvero. Non dimenticherò mai tutto ciò che il Barça ha fatto per me quando stavo rischiando la vita a causa del Coronavirus”.

In seguito, torna indietro nel tempo, proprio a quando era un calciatore del club catalano: “Fu una stagione unica per me. Sono orgoglioso di aver fatto parte della grande famiglia del Barcellona. Ricordo di aver fatto un buon Mondiale nel 2002 e penso che ciò abbia reso possibile il mio passaggio in blaugrana. E’ qualcosa di unico. Certi momenti difficilmente spariranno dalla mia mente. Non potrò mai dire nulla di negativo di quell’esperienza”. 

L’ex portiere turco si sofferma anche su Xavi e sul suo rapporto con lo spagnolo: “Sì, ho avuto l’opportunità di giocare con lui e di essere suo amico. È una bella persona e ha anche una grande conoscenza del calcio ai massimi livelli. È stato un piacere condividere la maglia blaugrana con lui. Aveva sempre un sorriso pronto per tirarmi su”.  E sull’accostamente di Xavi alla panchina del Barcellona afferma: “Quando era un calciatore, ha fatto grandi cose per il club. Penso che farà altrettanto anche da allenatore”.