La stagione 2025-2026 del calcio iberico si preannuncia davvero suggestiva, con due colossi come Barcellona e Real Madrid guidati da tecnici giovani e innovativi: Hans-Dieter Flick sulla panchina blaugrana e Xabi Alonso alla guida dei blancos. Entrambi sono contraddistinti da filosofie tattiche ben precise, che non nascondono alcune sorprendenti analogie. Si prospetta dunque un grande spettacolo: già di per sé la Spagna è ricca di stadi affascinanti da visitare, ma il campionato della Liga è un vero e proprio manifesto per questo sport. D’altronde, è qui che giocano alcune delle migliori squadre del mondo.
Il Barcellona di Hans-Dieter Flick
Il Barça di oggi si basa su un sistema di gioco flessibile, partendo da un 4-2-3-1 come modulo di base. In fase di possesso palla, la squadra si trasforma privilegiando una costruzione dal basso con passaggi corti per attirare il pressing avversario, così da spezzare poi le linee con lanci diretti in profondità. I due difensori centrali, come Iñigo Martínez e Cubarsí, si aprono ampiamente vicino all’area di rigore, mentre i terzini si alzano sulla stessa linea dei centrocampisti centrali. Naturalmente la stella della squadra è sempre il tanto acclamato Lamine Yamal, un attaccante estremamente versatile, capace di muoversi dall’ampiezza al centro e di non dare riferimenti agli avversari. Per quanto riguarda Robert Lewandowski le indiscrezioni e le ultime quote sul calciomercato dicono che ci sono minime probabilità che in questa sessione di mercato il campione polacco lasci i catalani, dunque sarà ancora lui ad avere il compito di dare profondità alla manovra catalana. La fase di rifinitura è spesso caratterizzata da un sovraccarico di almeno 3 uomini al centro, che crea densità e mette financo in disordine la struttura avversaria, favorendo la riaggressione immediata in caso di perdita del possesso. Anche quando non ha palla, comunque, il Barcellona rimane molto offensivo. La squadra di Flick applica un pressing alto e deciso, mantenendo la linea difensiva molto avanzata e adottando per lunghi tratti la trappola del fuorigioco. Nonostante questa aggressività, però, il Barcellona può concedere spazio alle spalle della linea difensiva, soprattutto a causa del ripiegamento non sempre puntuale degli esterni alti.
Il Real Madrid di Xabi Alonso
Xabi Alonso ha rivoluzionato il Real Madrid introducendo un sistema con 3 difensori centrali, una formazione che ha già sperimentato con successo al Bayer Leverkusen, quando adottava spesso il modulo 3-4-2-1. Questa scelta mira a garantire maggiore solidità difensiva e controllo del gioco, sfruttando al massimo gli esterni a tutta fascia. Xabi Alonso è noto per la sua ricerca di flessibilità tattica e non a caso il suo modo di giocare permette l’inserimento di giocatori come Aurélien Tchouameni al centro della linea a 3, affiancato da Dean Huijsen e Antonio Rüdiger. In attacco lo schema è ancora più fluido, poco ancorato alle fasce. Jude Bellingham è il perno indiscusso del centrocampo e agendo come regista sa come creare occasioni decisive. La rosa del Real Madrid sembra ben equipaggiata per le idee del nuovo allenatore, che ha da poco rimpiazzato Carlo Ancelotti esordendo al Mondiale per club con un pareggio contro l’Al-Hilal. L’approccio di Xabi Alonso segna tuttavia un chiaro distacco dal consolidato 4-3-3 del suo predecessore, abbracciando uno stile di gioco più innovativo.
I due tecnici a confronto: analogie e differenze
Sia Flick sia Alonso sono allenatori votati all’innovazione tattica ed entrambi puntano molto sulla duttilità dei propri giocatori. Il pressing aggressivo è una caratteristica comune: Flick lo applica in maniera ultra-offensiva, mentre Xabi Alonso lo combina con il possesso palla vicino alla porta avversaria. Entrambi, inoltre, sembrano prediligere verticalizzazioni veloci quando si recupera palla. Le differenze maggiori risiedono invece nella struttura difensiva: Flick preferisce una difesa a 4 molto alta, puntando a mettere gli avversari in fuorigioco, mentre Xabi Alonso si sta orientando verso una difesa a 3 per una maggiore solidità centrale. In avanti, Flick predilige la presenza di un’unica punta supportata da un trequartista e delle ali, mentre Xabi Alonso preferisce una coppia di attaccanti dai movimenti imprevedibili.