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Il nuovo Real Madrid di Xabi Alonso: 5 motivi per credere nella rinascita

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Senza dubbio la stagione 2024/2025 è stata una delle più difficili degli ultimi anni per il Real Madrid. Gli sforzi dei blancos non sono bastati per raggiungere i risultati sperati. Fuori troppo presto dalla Champions League, sconfitti nella Liga da un Barcellona più solido e brillante, e mai davvero convincenti nel corso dell’anno. Il ciclo di Carlo Ancelotti si chiuso comunque tra gli applausi. Al suo posto è stato scelto Xabi Alonso, allenatore che rappresenta una svolta decisa, orientata al futuro ma radicata nell’identità madridista. D’altronde quando si parla di calcio internazionale i pronostici sulla Liga sono tra i primi a finire nel mirino degli amanti del pallone, che tra la ristretta cerchia delle favorite, dati statistici sui precedenti e bonus senza deposito per le scommesse sportive si producono nelle previsioni con maggiore cognizione di causa. In questo contesto, nonostante l’ultima stagione non sia stata foriera di successi, il Real Madrid resta comunque un club di assoluto valore in grado di competere per il successo finale sia nelle competizioni nazionali come Liga e Coppa del Re che in ambito internazionale.

Visione e identità

Xabi Alonso è stato uno dei più grandi calciatori della sua generazione, sia con la nazionale iberica che con il Real Madrid: era un regista elegante e intelligente ma oggi è già uno degli allenatori più apprezzati del panorama europeo. In Spagna torna dopo la straordinaria esperienza al Bayer Leverkusen, dove ha guidato il club tedesco alla conquista della Bundesliga con un gioco moderno e coinvolgente, con una filosofia tattica  basata sull’organizzazione di gioco, pressing alto e gioco propositivo. Ciò che serve a una squadra che nell’ultima stagione è apparsa spesso piatta e prevedibile. È giovane ma esperto, innovatore ma rispettoso della tradizione. Proprio come avvenne con Zinedine Zidane, un altro ex campione che seppe trasformarsi in allenatore vincente sulla panchina del Real.

Una rosa da valorizzare

Il valore della rosa del Real Madrid non si discute. È sicuramente una delle più forti e profonde d’Europa perché può annoverare tra le sue fila Jude Bellingham, Vinícius Jr, ma anche Camavinga a Rodrygo, fino agli esperti Courtois e Rüdiger. Dal punto di vista tattico, quindi, Alonso dovrà portare più fluidità e dinamismo alla manovra, trovando però allo stesso tempo equilibrio tra il potenziale offensivo della squadra e una difesa solida. Allo stesso modo servirà ancor di più far crescere i giovani, cosa che Alonso sa fare bene e che ha già dimostrato di saper fare in Germania.

Fame di vittoria

Ed è altrettanto ovvio che dopo una stagione priva di trofei, il Real Madrid ha fame di vittorie. D’altronde Carlo Ancelotti, grazie al suo ritorno in Spagna nel 2021, aveva creato una squadra devastante e questo porta anche ad alzare ogni anno di più le aspettative dei tifosi. Per questo l’arrivo di un tecnico ambizioso e motivato come Xabi Alonso coincide con un momento in cui anche la dirigenza è pronta a investire ancora: si parla già di rinforzi mirati, soprattutto in attacco e sulle corsie, per costruire una squadra più equilibrata. L’obiettivo è chiaro: tornare competitivi su tutti i fronti, con particolare attenzione alla Liga, dove il dominio recente del Barcellona ha lasciato il segno. Con il ritorno di uno stile di gioco più propositivo e reattivo, il Real ha tutte le carte in regola per tornare a lottare per la vetta 

Recuperare sul Barcellona

Si torna quindi a parlare del duello eterno con il Barcellona, un banco di prova sempre molto atteso in Spagna. Dopo anni difficili i blaugrana hanno ritrovato certezze e una base solida su cui proseguire l’ottimo lavoro dello scorso anno, ma dalla sua Alonso può sfruttare il rinnovato entusiasmo della piazza, unito alla voglia di rivalsa dopo la stagione amara. La sfida tra i due colossi della Liga promette spettacolo. 

Il mercato

Fattore decisivo sarà sicuramente il mercato estivo. A Madrid sono già sbarcati Dean Huijsen, difensore centrale proveniente dal Bournemouth per 62 milioni, Franco Mastantuono, giunto dal River Plate per 45 milioni e l’inglese Trent Alexander-Arnold per 10 milioni dal Liverpool. Ma le trattative continuano per altri giocatori di livello, in zone chiave del campo e la forza economica del club consente margine di manovra.