Non è mai stato un rapporto semplice quello tra Lorenzo Insigne e la tifoseria del Napoli. Figlio del popolo partenopeo e capitano azzurro, stranamente l’attaccante italiano è stato più volte beccato dalla tifoseria del San Paolo. Soprattutto nei momenti di maggiore difficoltà del club, l’esterno napoletano ha svolto il ruolo di parafulmine della squadra – a volte anche ingiustamente – ricevendo un enorme quantità di fischi dal suo pubblico.
Se inizialmente lo stesso Insigne non riusciva a sopportare questo rapporto paradossale di amore e odio, la maturità acquisita negli anni gli ha insegnato ad abbassare la testa e tappare le orecchie dinnanzi alle critiche, ma di mettere la maglia azzurra sempre al primo posto. Anche per questo motivo il capitano del Napoli ha scelto di porre fine al rapporto con l’agente Mino Raiola e siglare un nuovo contratto con scadenza nel 2025, giurando fedeltà eterna alla sua città.
Come ricordato da AS, però, due anni fa Insigne era stato vicinissimo al trasferimento all’Atletico Madrid. I colchoneros gli avevano offerto un ricchissimo contratto da 7,5 milioni di euro netti, disposti a proporre al Napoli 50 milioni per il passaggio. Sarebbe bastata una semplice richiesta di cessione a De Laurentiis e l’attaccante sarebbe andato in Spagna. Insigne, però, proprio non se l’era sentita di lasciare il San Paolo e, nonostante il corteggiamento serrato di Simeone, ha preferito ancora una volta il suo caro vecchio Napoli.
