Che Dani Alves e il Barcellona non si siano lasciati nel migliore dei modi, è un tema abbastanza noto. Ma che il terzino brasiliano nutrisse così tanto odio contro le persone che lo hanno praticamente cacciato dalla rosa, probabilmente non ce lo si aspettava. Nonostante siano passati diversi anni, calciatore verdeoro nutre ancora parecchio rancore e risentimento, soprattutto per il grande rispetto che mai aveva fatto mancare negli anni al club blaugrana. Di questo argomento Dani Alves ha parlato nel corso dell’intervento radiofonico sulle frequenze di RAC1.
Il suo sfogo: “Ho detto al Barcellona che sarei tornato. Sono andato alla Juve per dimostrare che ero ancora in grado di giocare ad alto livello. Volevo tornare al Barça e loro avevano bisogno di me, ma non hanno avuto le p**** di ammettere che si erano sbagliati nei miei confronti. Se mi avessero trattato come pensavo di meritare, starei ancora giocando con il Barcellona, perché è un club che amo. Lo stile del Barcellona sta cambiando. Il club ha perso la sua identità e ora dovrà vivere un processo complicato per recuperarla. Credo che il Barça ora voglia essere solo un club che fa affari, vendere e comprare giocatori. E quando fai una cosa del genere perdi la tua identità, ecco qual è il problema al Barcellona. Con me è stata una mancanza di rispetto, ero andato al Barcellona rifiutando il doppio dei soldi che mi offriva il Real Madrid e alla fine mi hanno cacciato dalla porta secondaria”.