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5 cose che (forse) non sai su Gerard Moreno

Gerard Moreno è nato a Santa Perpètua de Mogoda il 7 aprile 1992. Al di là di due parentesi al Maiorca (di un solo anno) e all’Espanyol (squadra per cui fa il tifo, nella quale giocò tre anni), la sua carriera calcistica è stata legata a doppio filo con quella del Villarreal, con il quale si è tolto non poche soddisfazioni. Ma di Gerard Moreno non tutti sanno che…

  • Nel lontano 2008 ebbe la possibilità di trasferirsi al Real Madrid, ma decise di dire no! “Mio padre aveva dato la sua parola al Villarreal, e così anche io. Ci avevano invitato a vedere le strutture del club e ci avevano spiegato come sarebbe stata la vita lì. Ci è sembrato tutto subito perfetto ed è questo quello che desideri a quell’età”, ha dichiarato.
  • Come un cerchio che si chiude, dieci anni dopo, nel 2018, fu proprio Moreno a decidere un Espanyol-Real Madrid con il gol dell’1-0 siglato al minuto 93!
  • L’addio all’Espanyol non fu semplice. Lasciare la squadra per cui è tifoso fu una scelta complicata, tanto che fu necessario l’intervento della famiglia di Moreno per aiutarlo a superare il momento: “Quando sei molto giovane non è facile andare via dalla tua squadra del cuore. È difficile da capire ma alla fine l’ho accettato e l’ho presa abbastanza bene. I miei genitori e mio fratello, in questo senso, mi avevano preparato mentalmente, in modo tale che quella notizia non mi colpisse più di tanto”.
  • Il killer instinct sotto porta è una delle sue caratteristiche migliori. Una volta, all’Espanyol, si presentò in allenamento con una vistosa cicatrice sul volto, che lascio tutti attoniti. In seguito Moreno spiegò che era il risultato di uno scontro di gioco che si era concluso con un suo gol.
  • Dal lato umano, invece, Moreno ha sempre mostrato grande voglia e sacrificio. Valori trasmessi soprattutto dalla sua famiglia ed in particolare dal padre: “Non è mai stato il tipico papà che ti dice che stai facendo tutto bene, ma nemmeno quello che ti mostra soltanto i difetti. Voleva solo che non abbassassi mai la guardia”.