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Un ‘piccolo Robben’ per la Roma: ecco Carles Perez, il gioiello che ha già fatto male all’Inter

La Roma ha individuato il nuovo esterno offensivo chiesto da Fonseca per sostituire l’infortunato Nicolò Zaniolo. Sfumato Matteo Politano, diretto a Napoli, la dirigenza nerazzurra in un vero e proprio blitz improvviso ha virato con decisione sul Barcellona prenotando Carles Perez, classe ’98 cresciuto nella cantera del Barça.

Il Ds della Roma Petrachi ha confermato nel pre-partita del derby disputato ieri lo stato avanzato della trattativa, impostata sul prestito con opzione per il riscatto che non conterrà una clausola di riacquisto in favore dei blaugrana. Il giocatore dunque, dovesse convincere i giallorossi ad acquistarlo a titolo definitivo, diventerebbe a tutti gli effetti di proprietà della Roma senza il rischio di vedersi strappare un talento valorizzato dopo mesi in chiaroscuro al Camp Nou, limitato dalla fortissima concorrenza in blaugrana: 13 presenze totali tra tutte le competizioni, con un gol nella Liga ed uno in Champions League contro l’Inter nella notte che ha eliminato i nerazzurri dalla massima competizione europea.

Mancino, abituato a giocare alto a destra, per caratteristiche è l’elemento perfetto per lo scacchiere di Fonseca che cercava infatti un giocatore in grado di accentrarsi dalla fascia per convergere verso il centro e tentare il tiro. Il famoso piede invertito, come fu un campione recentemente ritiratosi: l’olandese Arjen Robben. Un giocatore simile, stando alle parole di uno che Carles Perez lo ha conosciuto bene e da vicino. Intervistato dal portale Calciomercato.it infatti, l’ex dirigente del Barcellona Ariedo Braida lo ha presentato così: “È un mancino con buonissime qualità: è rapido, calcia bene, gioca sempre sulla destra a piede invertito ed è fisicamente molto forte, per nulla fragile. Bisogna seguirlo e lasciargli tempo per crescere e migliorare perché le qualità, ripeto, sono ottime – spiega Braida che quindi aggiunge – Sì, ha delle similitudini con Arjen Robben, ad essere sincero. È un ragazzo maturo e serio, ma serve calma: i giovani bisogna farli crescere, saperli valutare con occhio clinico, e comprendere come adoperarli”. La Roma, dopo quanto visto con Zaniolo e non solo, può essere allora la soluzione giusta.