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Una statistica incredibile dietro il successo del Barcellona di Xavi. Ecco tutti i numeri Terrybet.news, un portale di statistiche pronte al betting

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Il Barcellona targato Xavi: la parola ai numeri

Grazie alla vittoria per 4-2 in casa dell’Espanyol il Barcellona di Xavi e Lewandowski ha festeggiato la sua 27esima Liga a distanza di 4 anni esatti dall’ultimo trionfo. Una vittoria, partita dall’esonero dello scorso anno di Koeman, la cui avventura nel capoluogo catalano era già cominciata tra mille perplessità.

La restaurazione di Xavi invece, è partita nel gennaio del 2021 e con la vittoria per 4-0 sul campo del Bernabeu aveva già dato segnali confortanti ad una tifoseria disillusa dopo le ultime eliminazioni in Champions e l’addio di Leo Messi.

Nel 2023, con 4 giornate d’anticipo, il Barca si è laureato campione di Spagna, non solo grazie alle reti di Lewandowski, autore di 21 reti, ma soprattutto grazie ad una difesa praticamente imperforabile. La squadra di Xavi ha incassato complessivamente 13 reti, di cui solo 2 al Camp Nou! Numeri che la rendono una delle difese casalinghe più forti della storia del calcio. Il rollino di marcia casalingo è stato infatti quasi perfetto con 14 vittorie, 3 pareggi e nessuna sconfitta in 17 partite di campionato.

Per ter Stegen, sono addirittura 25 clean sheet in Liga, meglio di quanto fatto da Cech nel 2004/2005 e Oblak nel 2015/2016 (entrambi fermi a 24).

Le statistiche di Terrybet.news sul Barcellona 2022/23

Terrybet.news è un portale di pronostici su base statistica, il quale utilizza un software che calcola i migliori esiti in comune tra la squadra casa e la squadra ospite.

Inoltre, il software calcola la frequenza assoluta di ciascuna tipologia di mercato (1X2, GOL/NOGOL, UNDER/OVER e MULTIGOL).

A differenza delle statistiche di stampo generalista, come quelle riportate nel primo paragrafo, quelle a misura di betting offrono i dati specifici relativi a ciascun mercato. Ecco le frequenze più interessanti per la squadra di Xavi, suddivise in: generale, casa e trasferta.

In generale:

  • 30 “12” (88%)
  • 26 “No Gol” (76%)
  • 26 “Under 3.5” (76%)

In casa:

  • 15 “No Gol Ospite” (88%)
  • 14 “1” (82%)
  • 14 “Under 3.5” (82%)

In trasferta:

  • 16 “12” (94%)
  • 15 “Gol Ospite” (88%)
  • 13 “2” (76%)
  • 12 “Under 3.5” (71%)
  • 10 “No Gol Casa” (59%)

Uno degli esiti a più bassa frequenza statistica è stato il pareggio, offerto solo nel 12% delle partite (3 volte in casa ed 1 in trasferta) e che ha reso la draw no bet (ovvero la scommessa con rimborso in caso di parità) una giocata poco utilizzabile dagli scommettitori.

Tuttavia, alcuni bookmaker adm, hanno inserito nel proprio palinsesto una curiosa variante alla classica draw no bet, offrendo la possibilità di rimborso anche in caso di vittoria della squadra casa o della squadra ospite.

Perché il Barcellona di Xavi subisce pochi goal?

Una volta accertata coi numeri la forza della difesa del Barca, non ci resta che capirne le spiegazioni tecnico-tattiche. In primis la campagna acquisti, che ha visto i rinforzi di Kounde, prelevato dal Siviglia e di Christensen e Marcos Alonso presi dal Chelsea. A loro, va aggiunta la crescita di due canterani come Araujo e Balde e la conferma di ter Stegen, sicuramente tra i portieri più forti al mondo.

Dal punto di vista tattico, Xavi è stato l’erede perfetto della cultura blaugrana e della sua passione per il calcio totale, importato con Cruijff e perfezionato da Guardiola, di cui Xavi è stato uno dei migliori interpreti nella sua carriera da giocatore. Tuttavia, sebbene il modulo scelto sia il classico 4-3-3, ovvero il più congeniale al calcio posizionale, Xavi ha saputo mescolare il tiki-taka più orizzontale di Guardiola con il calcio più aggressivo e verticale professato da Luis Enrique.

Il Barcellona infatti, a seconda dei momenti della partita, riesce ad alternare il fraseggio alla verticalizzazione, la quale mira a superare con pochi passaggi le prime due linee di pressing avversario. In fase di possesso, i terzini spesso fungono da mediani aggiunti, anche se quello sinistro tende ad avere una posizione più larga, Busquets è il perno attorno a cui ruotano tutti i compagni, mentre Pedri e de Jong si muovono tra le linee, il primo come incursore e il secondo come palleggiatore.

Il Barcellona quindi, subisce pochi goal in quanto riesce ad occupare in modo corale tutte le aree strategiche del campo e in fase di possesso, riesce a mantenere il controllo del gioco per lunghissimo tempo. D’altronde, come insegnano i profeti del calcio totale, meno tempo gli avversari hanno il pallone e minori possibilità avranno per essere pericolosi.

Tuttavia, con l’addio di Busquets, il Barcellona in estate dovrà capire a chi affidare le redini del centrocampo e se affidarsi a qualcuno già in rosa (de Jong?) o piuttosto muoversi sul mercato.

“Dobbiamo vergognarci quando perdiamo il pallone”

Xavi