Al momento stai visualizzando Vita sregolata, caos Bolsonaro, il carcere: il Barcellona prende le distanze da Ronaldinho

Vita sregolata, caos Bolsonaro, il carcere: il Barcellona prende le distanze da Ronaldinho

Non sembra esserci luce in fondo al tunnel per Ronaldinho. Fenomenale in campo quanto sregolato fuori dal rettangolo verde, l’ex fuoriclasse brasiliano da giorni ormai riempie le prime pagine di siti e quotidiani sportivi con le sue vicende che lo hanno portato addirittura in carcere in Paraguay. Una situazione delicata che sta danneggiando ulteriormente l’immagine di un campione dal quale, scrivono in Spagna, ora anche il Barcellona sta prendendo le distanze. E non è la prima volta.

Uno dei calciatori più forti di sempre, che proprio in blaugrana ha vissuto probabilmente il miglior momento della sua carriera, ora non è più il benvenuto al ‘Camp Nou’. Lo riferisce il catalano Sport, secondo cui la dirigenza del Barça non vuole legare la propria immagine a quella di un calciatore in galera (per tacere degli altri problemi avuti in passato) e per questo sarebbe fortemente a rischio il tributo che il club avrebbero voluto riservargli la prossima estate in un’amichevole con le Barça Legends. Congelato, quindi, il ruolo di ambasciatore del Barcellona nel mondo. E questa volta potrebbe essere anche in maniera definitiva.

Già un anno fa infatti il Barça annullò il tributo a Ronaldinho in seguito alla sua uscita pubblica in favore della candidatura di Bolsonaro a presidente del Brasile. Da quel momento i rapporti furono congelati fino allo scorso febbraio, quando in gran segreto Ronaldinho tornò in Catalogna per un incontro con gli stati maggiori del club in forma ristretta. Ora però la situazione si è fatta ancor più grave: non c’è alcuna comunicazione ufficiale, ma l’amichevole con le Barça Legends ipotizzata per il 19 agosto difficilmente lo vedrà protagonista. E i rapporti potrebbero incrinarsi per sempre, dopo la lunga storia d’amore in campo…