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La rivincita di Ancelotti: “James Rodriguez come Ronaldo, non l’ho acquistato per farlo correre”

Ha impiegato solamente poche partita James Rodriguez per fugare ogni dubbio sul suo acquisto da parte dell’Everton. Carlo Ancelotti, che tanto lo aveva inseguito già sulla panchina del Napoli, sapeva benissimo come poter sfruttare al massimo il potenziale del trequartista colombiano, come dimostrato dalle sette partecipazioni tra assist e gol alle reti dei Toffees nelle prime quattro partite ufficiali giocate in Inghilterra. Ancelotti, per spiegare l’impatto di James in Inghilterra, ha citato l’esempio dell’arrivo al Milan del Fenomeno Ronaldo. Il brasiliano, acquistato dai rossoneri sul finale della sua carriera in uno stato di forma rivedibile, nonostante pesasse 100 kg riuscì a timbrare una doppietta all’esordio con la maglia milanista.

Questo la rivincita di Ancelotti: “Quando ho acquistato James Rodriguez questa estate, tutti erano preoccupati per il suo stato fisico e per vedere come si sarebbe adattato all’intensità della Premier League. Nel corso delle prime quattro partite ha partecipato a 7 reti tra gol e assist. Quando ero al Milan, comprammo Ronaldo. Al suo arrivo pesava 100 chili. Prima della prima partita gli dissi: ‘Sai che non posso farti giocare perché hai bisogno di perdere peso’. Lui mi rispose: ‘Cosa vuoi che faccia in campo, segnare o correre? Se devo correre, mettimi in panchina; se devo segnare, fammi giocare. L’ho fatto giocare e non ha corso, ma ha segnato due gol. Con James è la stessa cosa”.