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La stella di Kubo s’illumina nella sconfitta con l’Atletico Madrid, ma Joao Felix resta al buio

Una doppietta di Morata, una difesa tornata impenetrabile e finalmente un Atletico Madrid che si diverte e segna pure tanti gol. La sosta ha senz’altro fatto bene alla formazione del Cholo Diego Simeone, visto che la classifica è tornata a sorridere e il posto in zona Champions League – che fino a pochi mesi fa sembrava tutt’altro che scontato – è adesso piuttosto saldo nelle mani dei colchoneros.

Va detto, però, che nonostante il 3-0 rifilato al Maiorca, a rubare la scena è stato un certo Takefusa Kubo. Classe 2001 in prestito dal Real Madrid, l’esterno giapponese è sbocciato definitivamente nella sconfitta di ieri. Una delle migliori prestazioni di tutta la sua stagione, con una sicurezza incredibile palla al piede e tante giocate spettacolari. Il migliore per distacco non solo tra i suoi, ma anche nel confronto diretto con l’altra stella classe 1999, Joao Felix.

La prima stagione in Spagna dell’attaccante portoghese non è andata per come ci si aspettava e soprattutto ieri sera il paragone a distanza con Kubo è stato impietoso. Se durante il lockdown aveva dichiarato “Sogno di vincere la Champions e il Paollone d’Oro”, ieri sera ha dimostrato che di strada ne ha ancora da fare parecchia. Un Joao Felix spento e mai nel vivo della partita, lontanissimo da quel fuoriclasse del Benfica per cui valeva la pena sborsare 126 milioni di euro.