E’ solo grazie a Xavi se Ernesto Valverde potrà continuare ad essere anche nei prossimi mesi l’allenatore del Barcellona. La dirigenza blaugrana aveva infatti già contattato l’ex centrocampista, sondandone la disponibilità immediata al ritorno in Catalogna in vesti diverse. Inaspettatamente e con grande senso di responsabilità, però, Xavi ha scelto di declinare momentaneamente la proposta, dando ulteriore prova del grande spessore dell’uomo che rappresenta. Come riferito da Marca, andiamo a vedere i cinque motivi che lo hanno portato a questa decisione.
1 – La prima ragione che ha spinto Xavi a dire di ‘no’ riguarda il progetto. Il tecnico spagnolo sa che prima o poi finirà sulla panchina del Barcellona e preferirebbe ripartire da zero, senza esser costretto a prendere in corsa una squadra che non rappresenta il suo gioco.
2 – Il rispetto nei confronti di Ernesto Valverde: in quanto uomo di calcio non poteva ‘pugnalare alle spalle’ il tecnico blaugrana, nonostante il suo desiderio di tornare a Barcellona a prendere la guida della squadra.
3 – Il rispetto nei confronti dell’Al Sadd è l’altro motivo che lo ha convinto a restare in Qatar. Si tratta della società che per prima gli ha dato fiducia e lo ha fatto sedere in panchina. Un trattamento che ha colpito molto l’ex centrocampista che a questo punto vuole portare a termine quanto iniziato da pochi mesi.
4 – Il patto con i calciatori. Xavi è sempre stato leader nei panni di calciatore e anche in quelli di allenatore è rimasto come una figura centrale capace di cementare il gruppo. Venerdì, inoltre, si gioca la finale della Qatar Cup conquistata con grande fatica. Potrebbe essere il suo secondo titolo da allenatore dopo la Supercoppa conquistata la scorsa estate.
5 – Xavi, infine, ha un patto morale con Victor Font, vale a dire uno dei candidati alla presidenza del Barcellona nelle elezioni previste per il 2021, anno in cui teoricamente dovrebbe prendere in mano la guida dello spogliatoio blaugrana.
