Stiamo vivendo una situazione d’emergenza che mai ci saremmo augurati di dover affrontare e che difficilmente avremmo potuto prevedere con tale intensità sino a pochi mesi fa. Oltre al dato significativo delle numerose morti che il coronavirus sta provocando oramai da tutte le parti del mondo, la resa ufficiale da parte del mondo del calcio arrivata oggi anche per mezzo della Uefa, lascia intendere l’ampia ed incontrollabile portata di quella che si è trasformata da pochi giorni ufficialmente in una pandemia internazionale.
I club, costretti ad un stop forzato, stanno vivendo sulla propria pelle le prime conseguenze del virus, come certifica il numero di calciatori, staff tecnico o dirigenti contagiati che di giorno in giorno aumenta in maniera preoccupante. L’ipotesi più probabile, a questo punto, è che non si ritorni in campo prima di un mese a partire da oggi, visto che finalmente anche le ultime federazioni in Europa hanno sciolto le riserve annunciando circa 30 giorni di stop per capire come si evolverà la situazione, sperando ovviamente che si possa risolvere al più presto.
Nel frattempo, quantomeno, vi sarà l’opportunità per molti calciatori di recuperare dai rispettivi infortuni. Il Real Madrid, ad esempio, nelle prossime settimane potrà rivedere senza fretta pedine importanti del calibro di Asensio, Hazard, Courtois e Marcelo. Se i primi due – alle prese con infortuni più seri – potrebbero tornare in campo a partire dal mese di maggio, il portiere ed il terzino già a partire da metà aprile dovrebbero essere nuovamente a disposizione di Zinedine Zidane.