Si celebrano quest’oggi i primi tre anni di Philippe Coutinho al Barcellona. Un traguardo che fino alla scorsa estate sembrava quasi inarrivabile considerate le tantissime voci di mercato in uscita, ma che grazie alla caparbietà di Ronald Koeman è stato raggiunto. Il fantasista brasiliano è infatti arrivato in Catalogna il 6 gennaio 2018 dal Liverpool per una cifra record pari a 145 milioni di euro che ha fatto registrare una maxi plusvalenza agli inglesi, che a loro volta lo avevano acquistato dall’Inter per ‘soli’ 13 milioni di euro nel gennaio 2014.
Il rendimento, come testimoniano i numeri e la parentesi in prestito della passata stagione al Bayern Monaco, non rispecchia neanche lontanamente le aspettative che lo avevano accompagnato al suo ritorno nel campionato spagnolo. Dopo le 7 reti siglate in Liga nei primi sei mesi che avevano fatto urlare al gran colpo, durante l’annata 2018/19 il brasiliano ha calato vistosamente la sia la sua partecipazione in zona realizzativa che il suo contributo all’interno del gioco blaugrana.
Tra le critiche che gli sono state fatte, va evidenziata in modo particolare la sua incompatibilità all’interno dello scacchiere del Barcellona: considerato fin troppo offensivo nel centrocampo a tre e poco pungente come esterno d’attacco. Trascorsa la stagione in Germania, a seguito della scelta del Bayern Monaco di non acquistarlo a titolo definitivo per i 120 milioni del riscatto, è stato Koeman a proteggerlo dalle sirene inglesi e rilanciarlo nella sua nuova filosofia.
Con l’inserimento del trequartista che balla tra centrocampo ed attacco, infatti, l’olandese è riuscito a ricucire un ruolo su misura di Coutinho. Dopo un grande impatto nella primissima fase di stagione, il brasiliano è stato rallentato da un infortunio muscolare che lo ha fermato per quasi un mese. Ritrovata la costanza in termini di minutaggio a cavallo tra novembre e dicembre, a fine anno in occasione del match contro l’Huesca l’ex Liverpool ha rimediato una lesione al menisco esterno del ginocchio sinistro. Dall’esito degli esami, confermato lo scorso 3 gennaio dal Barcellona, si presume che il calciatore debba rimanere fuori per i prossimi 3 mesi.