Si è chiusa in semifinale l’avventura del Real Madrid in Champions League in questa stagione. Nel match di ritorno dello Stamford Bridge è stata netta la differenza sotto il piano fisico tra il Chelsea e la formazione di Zinedine Zidane, giustificata comunque delle numerose assenze degli ultimi mesi rispetto alle quali stavolta il tecnico francese non è riuscito a far fronte. Un epilogo prevedibile già dopo la sfida dell’andata, che aveva messo in evidenza il passo nettamente più rapido della squadra di Tuchel.
Una sfida che il Real Madrid aveva approcciato bene cercando di tenere in mano il pallino del gioco e riuscendo a concludere in maniera insidiosa un paio di volte con Benzema, ma che al 28′ ha visto il Chelsea passare in vantaggio con gol di Werner a porta vuota su ribattuta della traversa, colpita dallo scavetto di Havertz a tu per tu con Courtois. Da lì in avanti è stato sostanzialmente un assolo Blues, che ha avuto nelle mani più e più volte le opportunità per il raddoppio, sciupate a turno dai vari Havertz, Mount e Werner anche grazie al portiere belga in grande serata. A chiudere definitivamente i conti ci ha pensato Mount all’85’, bravo ad appoggiare in rete l’assist al bacio del neo entrato Pulisic anticipando la chiusura di Militao.
Chelsea che dunque approda in finale di Champions League con merito in un derby inglese in cui affronterà il Manchester City dello spagnolo Pep Guardiola. Un grande lavoro quello svolto da Thomas Tuchel in pochi mesi, subentrato a Frank Lampard a fine gennaio e già protagonista di una super stagione con un gruppo giovane e di talento.
CHELSEA (3-4-2-1): Mendy; Christensen, Thiago Silva, Rüdiger; Azpilicueta (88′ James), Kanté, Jorginho, Chilwell; Mount (88′ Ziyech), Havertz; Werner (67′ Pulisic). All. Tuchel
REAL MADRID (3-5-2): Courtois; Militao, Sergio Ramos, Nacho; Vinicius (63′ Asensio), Modric, Casemiro (76′ Rodrygo), Kroos, Mendy (63′ Valverde); Hazard (89′ Mariano Diaz), Benzema. All. Zidane
