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Braida attacca il Barcellona: “Non ascoltavano i miei consigli. Avevo proposto Haaland, Barella e Zaniolo”

Aveva il dente avvelenato Ariedo Braida nei confronti del Barcellona dopo essere stato cacciato apparentemente senza un valido motivo nell’agosto 2019. L’ex dirigente del Milan, intervenuto ai microfoni di Radio Marca, ha raccontato come sono andate le cose in Catalogna durante la sua esperienza, sottolineando più volte la scarsa fiducia e considerazione che la dirigenza blaugrana nutriva nei suoi confronti. Questo il chiarimento di Braida sul suo ruolo svolto nel Barcellona:

SUL MERCATO – “Non mi hanno dato la responsabilità di fare acquisti, hanno scelto altre figure per questo lavoro. Io studiavo solamente i calciatori e segnavo alcuni nomi come Haaland, del Borussia Dortmund, quando ancora giocava nel Rosenborg. Ma il club mi disse di no in quell’occasione, che non aveva un profilo da Barcellona. In Italia avevo suggerito altri nomi, come Barella che ora gioca nell’Inter, o Zaniolo della Roma. Ma se non hai questa responsabilità perché è stata attribuita ad altri, non puoi farci niente”.

POGBA – “Io e Albert Soler siamo stati a Milano e ci siamo visti con la dirigenza della Juventus, ma indipendentemente della conversazione, non c’era realmente l’intenzione di acquistarlo. Infatti, Pogba rimase quell’estate a Torino e non andò ad altri club. Io dicevo che era un gran giocatore, ne avevo parlato con Albert Soler, con il quale avevo una buona relazione personale, ma ripeto, professionalmente non potevamo lavorare insieme perché non mi è stato permesso”.