“Certi amori non finiscono, fanno dei giri immensi e poi ritornano”. Come quello tra Ivan Rakitic e il Siviglia. Ieri il club andaluso ha ufficializzato il ritorno “a casa” del centrocampista croato, acquistato per la seconda volta dal Barcellona per 1,5 milioni di euro e altri 9 legati a bonus.
Un colpo di mercato che avrà sicuramente fatto breccia nel cuore dei più nostalgici. Perché quella tra Rakitic e il Siviglia è una bella storia d’amore durata sì solo 3 anni e mezzo, dal 2011 al 2014, ma intensa.
La ciliegina sulla torta è arrivata nell’ultima stagione, quella della consacrazione con il club che ha conquistato l’Europa League grazie al contributo del suo capitano.
Nel mezzo 199 presenze con il Barcellona. Lasciare il Camp Nou non è stato facile per Rakitic, come da lui stesso dichiarato in conferenza stampa: “Grazie per essere qui e grazie al presidente per avermi dato l’opportunità di salutare il club in questo modo. In questi sei anni mi sono sentito a casa e vincere tutti questi titoli è stata un’esperienza unica. Voglio ringraziare tutti, dai tifosi agli allenatori, fino ai collaboratori e ai compagni di squadra. Sono scese delle lacrime e questo significa molto per me. Spero che i tifosi si siano divertiti anche se ci sono stati momenti difficili. Arrivare a questa decisione non è stato semplice: è stata la squadra in cui ho trascorso più tempo. Il momento migliore? La finale di Berlino, ma anche il Mondiale per Club. La Supercoppa, i campionati, ricordo soprattutto il mio primo titolo, la Copa del Rey. Sono felice di tutte le vittorie ottenute”.
Ora però è tempo di voltare pagina. O meglio di tornare indietro nel tempo. E chissà guidare il Siviglia ad una vittoria storica della Liga. In realtà il sogno del presidente Castro è proprio questo.