Dopo un mese trascorso in carcere in Paraguay insieme al fratello con l’accusa di essere entrato nel Paese munito di passaporto falso, finalmente Ronaldinho ha ottenuto il via libera da parte del giudice per passare agli arresti domiciliari. Come riportato dal Mundo Deportivo, infatti, la difesa ha pagato gli 1,6 milioni di dollari stabiliti dalla cauzione per liberare l’ex asso brasiliano che così è stato immediatamente trasferito presso l’Hotel Palmaroga di Asunción.
All’arrivo di Ronaldinho insieme al fratello presso il lussuoso albergo sito nella popolarissima calle Palma al centro della capitale paraguaiana, c’erano ad aspettarlo tantissimi giornalisti. Una volta diffuso il nome dell’albergo che avrebbe ospitato l’ex calciatore del Barcellona, si è verificato subito uno strano fenomeno: in poche ore l’hotel è stato letteralmente preso d’assalto da chiamate e prenotazioni da parte di appassionati speranzosi di poterlo vedere dal vivo.
In ogni caso, per preservare la propria intimità e non permettere ad altri ospiti dell’albergo di potersi avvicinare, Ronaldinho avrebbe riservato un intero piano. Per quanto riguarda invece il futuro giudiziario di questa vicenda, l’avvocato Adolfo Marín ha chiarito la situazione ai microfoni di Clarín: “Fin quando non si sarà chiuso il processo, dovrà rimanere lì. Può utilizzare gli impianti dell’albergo, ma non può uscire in strada, altrimenti violerebbe le restrizioni”.