Tornato alla guida della Selezione Spagnola dopo un periodo di allontanamento che ha fatto seguito al lutto per la scomparsa della figlia di nove anni, Luis Enrique sta faticosamente tornando alla sua vecchia vita. Il vuoto lasciato dalla tragedia che lo ha colpito la scorsa estate, non potrà ovviamente essere colmato da alcun successo sportivo e questo l’allenatore lo sa bene. Ma, riprendere la guida della Nazionale, era fondamentale per iniziare un processo di graduale ritorno alla ‘normalità’.
L’ex allenatore di Roma e Barcellona, intervistato in collegamento internet con Marca TV, ha commentato ovviamente lo spostamento degli Europei 2020 all’estate del 2021. Una scelta inevitabile e giusta, per consentire il completamento dei campionati nazionali una volta che l’emergenza coronavirus sarà passata. L’ex tecnico, però, ha parlato tra le altre cose anche di due grandi calciatori come Sergio Ramos e Leo Messi che ha avuto l’onore di allenare nel corso della sua carriera in panchina.
Queste le sue interessanti rivelazioni: “Il mio rapporto con Sergio Ramos è buono, come per il 99,9% dei calciatori. Sergio è il capitano. Lo conoscevo solamente da fuori per averlo affrontato. Quando l’ho conosciuto sono rimasto piacevolmente sorpreso. Mi ha sorpreso la sua capacità di leadership e le sue qualità personali. Gli allenamenti di Messi? Non gli puoi dire cosa deve fare, se deve passare o tirare, lui è un artista. In linea generale, però, si che gli si danno delle indicazioni. Su come pressare, su dove posizionarsi… queste sono le indicazioni che vanno date”.