La priorità e l’obiettivo di tutti è tornare in campo per completare le competizioni. Ma se l’emergenza Coronavirus non lo permetterà, allora la Federcalcio spagnola ha già stabilito un piano che, però, è destinato a creare grandi polemiche e molto probabilmente anche una lunga sequenza di ricorsi in tribunale. Il Getafe, ad esempio, è già partito all’attacco.
Nel mirino c’è la questione piazzamenti europei, con la federazione che ha già stabilito che nel caso in cui non si dovesse riuscire a chiudere la Liga 2019/2020, prendendo la classifica attuale andrebbero in Champions League Barcellona, Real Madrid, Siviglia e Real Sociedad, mentre in Europa League giocherebbero proprio il Getafe e l’Atletico Madrid. Il Getafe però non ci sta.
Il motivo è semplice. Il club madrileno ha in questo momento gli stessi punti e la stessa differenza reti della Real Sociedad, ma con il vantaggio della vittoria per 2-1 nello scontro diretto in campionato. Il problema però è che, non essendosi disputata la gara di ritorno, il criterio dello scontro diretto (primo parametro per stilare la classifica) non viene tenuto in considerazione. Il secondo criterio è dunque la differenza reti, che come detto è pari, per cui la Real Sociedad guadagna il terzo posto in virtù del terzo criterio che le è favorevole: i gol segnati, 33 a 25 rispetto al Getafe.
Il presidente Angel Torres, così come quando si è rifiutato di volare a Milano per la sfida di Europa League con l’Inter per tutelare i propri calciatori, non ci ha pensato due volte allora ad andare all’attacco: “La federazione non ha l’autorità per fare questo e non c’era bisogno di essere così precipitosi nel prendere una decisione così adesso. Vogliamo guadagnarci sul campo quello che meritiamo, ma il regolamento dice che se due squadre sono alla pari contano gli scontri diretti”. Prepariamoci ad una lunga battaglia.
