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Florentino Perez rompe il silenzio: “Contratto tra i club è vincolante. L’Uefa non ha dato l’esempio”

Dopo la bufera Superlega all’interno della quale si è improvvisamente ritrovato solo, senza più altre società a spalleggiarlo, Florentino Perez ha scelto di rompere il silenzio delle ultime ore in nottata, presentandosi ai microfoni del ‘Larguero’ di Cadena Ser nell’intervista rimandata il giorno prima. Il numero uno del Real Madrid si è detto chiaramente rammaricato, auspicando però di poter riprendere quanto prima un progetto serio all’insegna del cambiamento nel calcio europeo. le sue parole:

FALLIMENTO – “Sono triste, stavamo lavorando da tre anni. La Liga è intoccabile, il formato de la Champions è obsoleto ed è interessante solo dai quarti di finale in avanti. La scorsa settimana sono stati persi 650 milioni e questo formato non funziona. Ci è venuto fuori un formato dove giocano le squadre più importanti d’Europa da inizio stagione. Si può tirar fuori più denaro dove non perdono le grandi essendo solidali con le altre”.

PROGETTO – “Noi dobbiamo solo pensare ai tifosi, quello che ha detto Piqué è vero, mi piace come calciatore e per la carriera che ha fatto. Tutti abbiamo diritto a dialogare e quello che ha fatto l’Uefa non va bene, dovremmo dare l’esempio. Voglio un presidente educato, che non insulti, dovrebbe dare l’esempio. Ma il progetto non finisce qui, i dodici hanno firmato un contratto vincolante. Ci hanno ammazzati con un’aggressività terribile. Ci stavano aspettando, i club perderanno più di due miliardi”.