La situazione legata al Coronavirus ha fermato tutto il mondo, compresi i calciatori. E anche Cesc Fabregas non è stato da meno. L’ex centrocampista del Barcellona e della nazionale spagnola, con cui ha vinto tutto tra Europei e Coppa del Mondo, in forza oggi al Monaco, ha rilasciato alcune dichiarazioni alla testata giornalistica spagnola Marca, nella quale ha parlato della sua vita in quarantena e anche di come le cose più semplici spesso sono pure quelle più belle:“Noi calciatori siamo nella stessa situazione di tutti. Chiusi in casa perché abbiamo la responsabilità sociale di non contribuire alla diffusione del virus. Già all’inizio della settimana siamo andati al centro di allenamento per raccogliere alcune attrezzature da palestra e ci hanno portato anche cyclette e macchine per la forza. Non c’è altro modo, perché nessuno sa per quante settimane saremo isolati. Cerco di allenarmi per un’ora al giorno almeno, forse un po’ di più”.
Fabregas, poi, parla anche della sua alimentazione e di quanto sia importante per lui stare con i propri figli: “Durante la mia carriera, raramente sono stato in grado di fare queste cose. Mi sveglio, faccio colazione con i miei figli, ceno con loro, li faccio dormire. Per me è un privilegio di cui dovremmo essere tutti fieri, sfortunatamente non sono mai stato in grado di stare con loro per così tanto tempo durante il giorno. In queste situazioni devi guardare il lato positivo delle cose e sicuramente molte persone faranno così, è necessario approfittarne. Se mi prendo cura del cibo? Sì, molto. Per interesse personale, e poi il club lo controlla. Dobbiamo anche inviare foto nel gruppo della squadra perché così i nutrizionisti vedono cosa stiamo mangiando per colazione, pranzo e cena. Tutto è molto controllato, come dovrebbe essere”.
Insomma, la quarantena forzata ha portato molte cose positive per Cesc Fabregas, che ha così l’opportunità di stare il più vicino possibile ai propri figli. E poi i controlli da parte del Monaco, il suo club, non mancano mai. In attesa di ritornare alla normalità…