Con l’addio già annunciato da Zinedine Zidane alla propria squadra da qualche settimana, in casa del Real Madrid è improvvisamente sorta l’esigenza di trovare al più presto un erede dell’allenatore francese in panchina. Al momento i nomi più quotati sul tavolo di Florentino Perez sono due: la soluzione interna che porta alla promozione di Raul dal Castilla alla prima squadra, o il profilo che rimbalza nella capitale spagnola da qualche stagione e che riguarda Massimiliano Allegri. A tal proposito, AS ha ipotizzato come giocherebbe il Real Madrid con l’uno o con l’altro tecnico alla guida della formazione blanca.
Nel caso dello spagnolo, il modulo utilizzato ultimamente è stato un 3-4-3 leggermente sbilanciato verso la fascia destra. Un sistema che richiederebbe una pressione costantemente alta, dietro ad uno sforzo tattico considerevole da parte dei calciatori. Raul è infatti un tecnico molto esigente e dentro lo spogliatoio viene definitivo come una sorta di psicologo per la gestione soprattutto umana che intreccia con i suoi calciatori, pronti a dare tutto per lui dentro al campo. Tra gli altri sistemi, ha utilizzato nel Castilla anche un 4-2-3-1 e un più abituale 4-1-4-1.
Anche l’allenatore toscano dispone di una grandissima varietà tattica nel proprio bagaglio, esaltata soprattutto nelle cinque stagioni trascorse sulla panchina della Juventus. Dopo aver raccolto l’eredità di Antonio Conte confermando il 3-5-2, Allegri è successivamente tornato alla difesa a quattro già utilizzata sia al Cagliari che al Milan. In rossonero utilizzava ad esempio il trequartista dietro le due punte, mentre nelle ultime stagioni in bianconero ha sperimentato il 4-2-3-1 chiedendo soprattutto agli esterni un lavoro difensivo quasi estremo; oppure il 4-3-3 con il quale ha chiuso la sua avventura a Torino, un modulo dettato soprattutto dalla presenza di Cristiano Ronaldo in squadra e che si avvicina parecchio a quello delle ultime annate del Real Madrid.