Intervistato dalla nota testata giornalistica spagnola Mundo Deportivo, Luis Suarez, centravanti del Barcellona, ha rilasciato molte dichiarazioni soffermandosi anche su Lautaro Martinez e Neymar, grandi obiettivi Blaugrana per l’estate: “Adesso è difficile parlare dei giocatori, parlare di chi può venire al Barcellona a causa del Coronavirus è complicato. Posso però parlare di questi calciatori per quello che sono. Ovviamente Neymar lo conoscono tutti e si sa che apprezzamento abbiamo per lui nello spogliatoio, è un talento indiscutibile e ha ancora molto da dare, al Barcellona sarebbe sempre il benvenuto. Lautaro è un giocatore che è cresciuto molto in Italia, è un numero nove che ha movimenti spettacolari. Compatibili? Non lo so se lo siamo, ma sono felice che il club voglia portare calciatori così forti per raggiungere un obiettivo comune che è quello di vincere il più possibile. Quando si tratta di una sana competizione in squadra nessuno sarà mai contrario”.
Parla anche della sua situazione tra ginocchio e Coronavirus: “Soffro come tutte le altre famiglie perché siamo in una situazione molto difficile e siamo tutti molto preoccupati. Recuperare dall’infortunio è importante, mi prendo il mio tempo, però penso anche a questo virus e a quel che sta accadendo in tutto il mondo”.
Poi, sulla questione della riduzione stipendi, l’uruguaiano è chiaro: “E’ stato un disagio generale perché si dicevano cose che non erano vere, che i giocatori non volessero perdere così tanti soldi o che altri non erano d’accordo. Ciò che è chiaro è che la predisposizione di tutti è sempre stata massima per aiutare il club. Nessuna pressione. Accordo ritardato? Semplicemente a causa di numeri, non è facile regolare 22-23 contratti, ci è voluto tempo per trovare le migliori soluzioni possibili”.
Il centravanti del Barcellona si sofferma anche sul ritorno sui campi: “E’ difficile perché si parla molto e non sai mai cosa sia vero. Mi preoccupa l’insicurezza delle persone, secondo me ci sono cose più importanti. Quando i bambini potranno vedersi con i loro amici o andare semplicemente in un parco, questo mi preoccupa adesso. Giocare a luglio e agosto? Dipenderà dal calendario, dal tempo in cui ciascun paese dovrà affrontare le partite rimanenti, ma come ho detto non sappiamo quando torneremo alla vita normale, quindi nemmeno cosa accadrà nel calcio”.
Infine, un pensiero per i tifosi del Barcellona: “Prestate attenzione a ciò che dicono le autorità e rimanete a casa. Fidatevi di noi, se finiremo la stagione, ciò che tutti desideriamo, lotteremo insieme per vincere la Liga e la Champions League”.