La rivoluzione è appena iniziata. Il Barcellona a poche ore dal clamoroso tonfo in Champions League contro il Bayern Monaco si è riunito d’urgenza per dare il via ad un profondo restyling del club che ha portato innanzitutto all’esonero del tecnico Quique Setién, con Ronald Koeman pronto a sostituirlo, e quindi del segretario tecnico Eric Abidal, indicato da molti tra i principali fattori di tensione tra la dirigenza e il gruppo dei senatori in squadra. In primis Lionel Messi, che in questi giorni tiene col fiato sospeso il mondo blaugrana che per la prima volta in oltre vent’anni sembra poter concretamente lasciare la Catalogna.
Il presidente Bartomeu, dopo aver portato a fine ciclo una delle squadre più vincenti della storia dilapidando le enormi ricchezze del club nel post-Neymar con una lunga serie di acquisti sbagliati, per il momento non intende dimettersi e nonostante i rapporti tesissimi con la Pulce argentina non vuole passare alla storia anche come il presidente che ha fatto scappare Messi dal Barcellona, e per questo sta tentando di mediare.
Così, fatti fuori l’allenatore e Abidal, che con Messi appunto andavano tutt’altro che d’accordo, Bartomeu secondo La Gazzetta dello Sport e diversi media spagnoli avrebbe promesso all’argentino che farà tutto il possibile in questa finestra di mercato per riportare al Camp Nou il grande amico Neymar, che Messi in persona spinge da tempo per riavere al suo fianco. Il problema è che al momento le casse del club sono praticamente vuote e il Barça deve obbligatoriamente prima cedere per poi pensare di intervenire in entrata. Soprattutto per un colpo della portata di Neymar, al quale poi dovrebbe far seguito anche un rinnovo estremamente ricco per lo stesso Messi che altrimenti a gennaio sarà libero di accordarsi a parametro zero con un’altra società. Tempi difficili per chi è alla guida del Barcellona…
