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Il ‘dettaglio’ nel contratto che fece saltare l’arrivo di Jadon Sancho al Real Madrid

È uno dei talenti più promettenti a livello mondiale ed a soli 20 anni fa gola a tutti i top club con un valore di mercato schizzato ben oltre i 130 milioni di euro. Jadon Sancho fa impazzire i radar delle big, con Barcellona e Real Madrid pronte a scatenare l’asta internazionale per averlo. E pensare che tre anni fa poteva essere proprio del Real ad una cifra che, considerate le valutazioni attuali, potremmo definire quasi ridicola…

Era l’estate del 2017, quella che poi portò Jadon Sancho a lasciare il Manchester City per volare al Borussia Dortmund per un totale di poco meno di 8 milioni di euro. Il gioiello inglese, riferisce il quotidiano As, scelse i gialloneri di Dortmund dopo essere stato veramente ad un passo dal trasferimento al ‘Santiago Bernabeu’.

Col Real era praticamente tutto fatto, tanto che il padre era atteso a Valdebebas per visite le strutture del club. Poi, però, lo stop definitivo. Sancho con il suo entourage voleva garanzie sull’impiego in prima squadra, stabilendo da contratto che sarebbe dovuto rientrare nelle rotazioni di Zinedine Zidane. Il Real si oppose, consapevole di avere a che fare con un enorme talento ma che avrebbe avuto bisogno di farsi le ossa con un passaggio intermedio magari nel Castilla. Scottati dal caso Odegaard, che a quei tempi stava deludendo e la critica era feroce per i dirigenti madrileni, non se la sentirono di provare un altro ‘azzardo’ col gioiellino inglese che, dunque, optò per il Borussia Dortmund dove invece fin da subito iniziò a brillare.