Almeno altri due anni al top da calciatore, poi la carriera da allenatore, altro ruolo in cui comunque promette benissimo. Luka Modric si racconta a La Gazzetta dello Sport in un’intervista in cui presenta anche il libro autobiografico che racconta la sua storia fin dalla sua infanzia segnata dalla guerra, fino ad arrivare ai grandi successi di oggi.
Nel corso dell’intervista, il centrocampista croato Pallone d’Oro 2018 ha raccontato anche un divertente aneddoto riguardante lo spogliatoio del Real Madrid: “Mi sento come una persona qualsiasi, che ama l’umiltà e la modestia. Sono persistente, testardo. I compagni di squadra mi chiamano ‘vinagre’ (aceto, ndr), perché quando perdo in allenamento la prendo male”. Anche per questo è diventato uno dei migliori.