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La vita sregolata di Robinho: “Manchester? Ricordo le discoteche”

Robinho, uno dei più grandi talenti inespressi del calcio brasiliano, ha avuto tantissime esperienze, alcune belle e molte altre ai limiti. Marca ci riporta indietro nel tempo, facendoci leggere alcune dichiarazioni del sudamericano:

L’ARRIVO AL REAL MADRID E LE ASPETTATIVE 

“Alcune persone si aspettavano che vincessi il Pallone d’Oro. Quando Pelé parla bene di te, la gente ascolta. Hanno fatto questo confronto ma non esiste un nuovo Pelé, né ora né mai”.

L’ADDIO AI BLANCOS… CON L’AMARO IN BOCCA

“Non mi pento di aver lasciato il Real Madrid, ma mi dispiace di aver sbagliato con loro quando me ne sono andato. E’ stato il club che mi ha aperto le porte nel calcio e mi ha offerto l’opportunità di conquistare l’Europa”.

MANCHESTER TRA DISCOTECHE E SFORTUNA

“Mi piaceva Manchester, il club, i ristoranti, ma non dimentico le discoteche. Sono stato campione in tutte le squadre in cui ho giocato tranne al Manchester City. E’ l’unica cosa che mi rende un po’ triste”.

IL RAPPORTO CON IBRAHIMOVIC E BECKHAM

“Zlatan mi disse che aveva convinto il Milan a prendermi: “Sei qui per me”. È un arrogante? Sì, ma in senso positivo. La sua è soltanto fiducia nel proprio talento. Per me è tutto ciò che un attaccante dovrebbe essere: uno showman e un vincitore. Beckham era sempre con i brasiliani, faceva parte del nostro gruppo. In effetti, gli spagnoli erano gelosi perché parlava più portoghese che spagnolo, quindi ha trascorso più tempo con noi”.