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La scelta… controcorrente di Carriço: “Da Siviglia a Wuhan, qui è più sicuro”

Scegliere di andar via da capitano, dopo 7 anni trascorsi con la maglia del Siviglia e tre Europa League conquistate, era di per sé una scelta non semplice per Daniel Carriço. Aggiungiamoci che, nel pieno dell’emergenza coronavirus in Cina, il difensore portoghese lo scorso febbraio ha scelto di trasferirsi al Wuhan Zall Football Club, val a dire il club della città in provincia di Hubei da cui ha avuto origine la diffusione planetaria del cosiddetto Covid-19. Eppure, a qualche settimana di distanza, rivedendo la scelta dell’ex Siviglia, questa appare adesso senz’altro meno scellerata rispetto ad allora. Sia perché in Cina il numero dei contagi di giorno in giorno si è notevolmente ridotto, ma anche perché l’Europa sta patendo proprio in questi giorni l’impreparazione e la superficialità iniziale dinnanzi ad uno dei virus più pericolosi degli ultimi decenni. Intervistato da tuttomercatoweb.com, Carriço ha commentato questa tragica situazione, spiegando i motivi dell’addio dall’Europa dello scorso febbraio.

PERCHE’ WUHAN – “Ho 31 anni, ero in scadenza di contratto col Siviglia e, dopo tante stagioni nel calcio europeo tra Portogallo, Cipro, Inghilterra e Spagna, volevo vivere un’esperienza completamente nuova tanto a livello umano quanto professionale. Non mi sono mai pentito di questa scelta, neanche un giorno. Anzi sono emozionatissimo e non vedo l’ora di iniziare. Il Wuhan Zall FC mi ha voluto a tutti i costi e questo mi inorgoglisce”.

PAURA CORONAVIRUS – “Ma quale paura? Per ora mi sto allenando con tutta la squadra a Marbella, nella Costa del Sol andalusa, e resteremo qui fino a fine marzo. Stiamo aspettando che l’allarme Coronavirus rientri completamente, prima di poter tornare in tranquillità a Wuhan e riprendere progressivamente in mano le nostre vite. In Cina, d’altronde, la situazione attuale è sicuramente meno preoccupante rispetto a quella del resto del mondo”.

CAMBIARE CALCIO – “All’inizio ho dubitato un po’, non posso negarlo. Quando è iniziato il calciomercato invernale non si sapeva con precisione cosa fosse il COVID-19, ma solamente che c’era un nuovo virus in circolazione in Cina. Ho passato vari giorni a informarmi e lo stesso club mi ha tranquillizzato, garantendomi che non avremmo messo piede a Wuhan finché non fosse passata l’emergenza”.

AGGIORNAMENTI DA WUHAN – È vero che il problema Coronavirus ormai sta affliggendo tutto il mondo, ma in Cina le cose vanno decisamente meglio. Se in Europa i contagi sembrano infatti aumentare ora dopo ora, Paese dopo Paese, a Wuhan i malati diminuiscono e i nuovi casi sono davvero pochi. Speriamo che tutto si possa risolvere in fretta, me lo auguro con tutto il cuore”.

COMPAGNI CINESI – “Chiaramente con preoccupazione. In molti hanno familiari chiusi in casa da mesi a Wuhan, la situazione è stata veramente dura nell’Hubei e in tutta la Cina. L’Europa deve reagire subito, non può perdere tempo prezioso”.

MUSIRE DRASTICHE – “È fondamentale contenere in ogni modo possibile la propagazione del virus, senza permettergli di continuare a diffondersi ovunque. Sospendere le partite, quindi, è sicuramente la soluzione migliore: pensate a quante migliaia di persone si ritrovano negli stadi ogni domenica. O alla salute degli stessi giocatori e di tutto lo staff in campo”.

PORTE CHIUSE – “Le porte chiuse aiutano, ma è chiaro che fermare tutto è ancora più efficace. Capisco che non sia facile, soprattutto a livello internazionale, ma in Europa bisogna capire che vanno prese tutte le misure necessarie per far sì che sia sempre meno la gente che si infetta. La salute pubblica deve venire prima del calcio e di qualsiasi altra cosa”.

SIVIGLIA-ROMA – “Non c’è un favorito, e non lo dico per essere banale. L’Europa League è la competizione del Siviglia, ricorderò sempre con grande piacere le nostre tre vittorie consecutive dal 2013 al 2016. Anche la Roma però è una squadra di alto livello, con tanti calciatori di qualità all’interno della sua rosa. È chiaro poi che, se dovessero giocare le due gare a porte chiuse o in uno stadio neutro, neanche il fattore campo potrebbe influire più di tanto a favore dell’una o dell’altra”.

CAMPIONATO CINESE – “Sì, la Super League cinese dovrebbe cominciare il 15 aprile, la situazione a Wuhan e in Cina sta migliorando giorno dopo giorno. La nostra società è in contatto diretto con le autorità competenti e, appena non ci sarà più alcun rischio, partiremo per iniziare questa nuova avventura. Agli italiani, agli spagnoli, ai portoghesi e a tutti gli altri europei dico di seguire gli ordini che arrivano dai rispettivi Governi: per vincere questa battaglia serve un piccolo sforzo da parte di tutti. Insieme, possiamo farcela”.