Sarà la prima volta per il Granada nel tempio del calcio in cui Diego Armando Maradona ha trascorso i suoi anni migliori. Uno stadio che dallo scorso 4 dicembre 2020, dopo la sua morte, porta il nome della leggenda argentina e che questo giovedì vedrà il ritorno dei sedici finali di Europa League tra Napoli e Granada. La squadra di Diego Martinez arriva come grande favorita grazie al 2-0 dell’andata che non ha lasciato scampo agli uomini di Gennaro Gattuso. Due formazioni che dovranno però far fronte a diverse assenze.
Il Granada, per esempio, dovrà fare a meno di Yangel Herrera e Luis Milla, ma soprattutto dei due attaccanti Luis Suarez e Roberto Soldado. Problemi anche per gli azzurri che dovranno ancora rinunciare a Manolas, Demme, Lozano e Petagna, ma che per fortuna potranno contare sulla presenza fondamentale di Koulibaly al centro della difesa. Il Granada, nella sua prima esperienza in una competizione europea, cerca invece di continuare a fare la storia. Una squadra che in Liga sta affrontando una profonda crisi di risultati: l’ultima vittoria risale infatti allo scorso 12 gennaio per 2-0 contro l’Osasuna, mentre da quel momento ha accumulato solo tre pareggi e tre sconfitte. L’unico filtro di luce degli ultimi due mesi è arrivato proprio la settimana scorsa nella partita di andata contro Napoli, grazie al 2-0 firmato dai gol di Herrera e Kenedy.
La squadra di Gattuso, che nell’ultima giornata della Serie A ha perso sul campo dell’Atalanta, resta comunque un avversario molto temibile e capace di rimontare il risultato con la qualità dei propri calciatori. Sul piano tattico, senza dubbio la formazione di Diego Martinez dovrà cercare fin dai primi minuti di impedire al Napoli di prendere il controllo del gioco. Per il Granada sarà quindi cruciale mantenere intatta la porta durante i primi minuti della partita ed approfittare eventualmente degli spazi che potranno crearsi nella difesa azzurra per colpire in contropiede.