Al momento stai visualizzando La Liga slitta per il Coronavirus? 115 giocatori non potrebbero giocare

La Liga slitta per il Coronavirus? 115 giocatori non potrebbero giocare

La salute prima di tutto. Per cui, in questo momento, la priorità è arginare l’emergenza Coronavirus, e poi solo dopo pensare di tornare alla normalità anche nel calcio. Che resta un’industria da miliardi di euro, e dunque non può semplicemente fermarsi e riprendere più avanti. Per questo motivo le federazioni e le società anche in Spagna restano al lavoro, seppure a distanza, per tentare di trovare la soluzione migliore per portare a termine la stagione. Perché in Spagna, così come in Italia, l’obiettivo rimane quello di portare a termine il campionato, ma la situazione è estremamente complessa.

Per il momento sono due le giornate perse nella Liga. Per recuperarle si pensa di estendere la durata del torneo oltre la fine di maggio, se l’UEFA come sembra rinvierà l’Europeo. Ma è difficile stimare la fine di questa emergenza e per questo non viene scartato neanche lo scenario che prevede lo sforamento del campionato fino a luglio. E ciò aggiunge un’ulteriore problematica.

Da regolamento infatti, i contratti dei calciatori professionisti scadono il 30 giugno e tra giocatori in scadenza con i rispettivi club ed altri in prestito, secondo uno studio condotto da As ci sono ben 115 calciatori che allo stato attuale delle cose non potrebbero disputare le eventuali partite riprogrammate a luglio. Tanti, tantissimi: 19 squadre su 20 risentirebbero di questo problema, perdendo almeno un calciatore. Chi rischia di più è il Leganes con 12 calciatori in prestito e 2 in scadenza, seguito da Granada, Maiorca e Espanyol. Il Barcellona deve fare i conti con il solo Areola in prestito dal Psg, l’Atletico Madrid ha Adan in scadenza, il Valencia perderebbe Jaume Costa, Florenzi di ritorno alla Roma e Garay, mentre il Siviglia ha un caso particolare, con Ever Banega già d’accordo con l’Al Shabab. L’unica squadra che non avrebbe problemi di questo tipo, invece, è il Real Madrid. Ma la Federazione è già al lavoro anche per sanare questa situazione e trovare una soluzione.