I numeri casi di coronavirus che hanno colpito l’Italia e la Spagna – anche nel mondo del calcio – potrebbero essere partiti dall’ottavo di finale di andata di Champions League giocato a San Siro tra Atalanta e Valencia. E’ questa l’idea del sindaco di Bergamo Giorgio Gori, che considera il match come “partita zero”.
Il primo cittadino lombardo infatti – ai microfoni di Marca in diretta Facebook – ha ammesso: “Non sapevamo in quel tempo cosa stesse succedendo, il primo paziente in Italia è uscito il 23 febbraio e quella partita è stata una vera bomba biologica. Non so se il virus era già in giro, ma in caso positivo significa che quelle 40 mila persone era tutte infette. In più molti tifosi hanno visto la gara in gruppo ed il virus si è trasmesso da uno all’altro. La partita – continua Gori – non è stata l’unica scintilla che ha portato a questa situazione: il tutto è partito anche dall’ospedale di Alzano Lombardo”.
Dopo quella partita il 35% dei giocatori del Valencia è risultato positivo, mentre nelle scorse ore anche il portiere dell’Atalanta ha avuto risultato positivo al tampone.
