Tutti gli appassionati di calcio, sia italiano che spagnolo, ricorderanno il talento di Ricardo Oliveira. Giovane promessa brasiliana, arrivò in Europa grazie al Valencia nell’estate del 2013, prima di trasferirsi al Betis ed attrarre successivamente l’interesse del Milan. In maglia rossonera, l’attaccante visse probabilmente l’esperienza più importante della propria carriera, nonostante si portasse dietro la fama di calciatore dall’enorme classe ma dalla scarsa costanza.
Ed è stata la mancanza di continuità che probabilmente ha impedito a Ricardo Oliveira di poter vivere una carriera ancor più soddisfacente, sia a livello di titoli personali che di vittorie in termini di club. Eppure, ciò che non ha mai fatto mancare, è stata sicuramente la passione e l’amore per questo sport. Perché se lo scorso settembre ha scelto di accettare all’età di 40 anni la corte del Coritiba dopo il biennio con l’Atletico Mineiro, un motivo probabilmente ci sarà.
Cresciuto nel Santos, club in cui ha fatto ritorno nel gennaio 2015, il centravanti brasiliano ha vissuto il suo periodo d’oro soprattutto nel primo decennio degli anni duemila. Da lì in avanti, ha scelto di lasciare il calcio europeo e tentare diverse esperienza: prima negli Emirati Arabi e poi dal 2015 con il definitivo ritorno in patria, fino ad arrivare alla nuova esperienza che lo sta vedendo protagonista con il Coritiba.