In isolamento come del resto tutti i compagni del Real Madrid e gli avversari degli altri club della Liga, presso la sua abitazione in Spagna Gareth Bale è stato intervistato in collegamento internet dal canale britannico BT Sports. L’attaccante gallese ha raccontato diverse esperienze della propria brilalnte carriera: dalla vittoria della prima Champions come il ricordo fin qui più bello, alle delusioni che ha dovuto comunque affrontare, come l’eliminazione dello scorso anno in casa contro l’Ajax.
CHAMPIONS – “La mia preferita? La Decima, era la prima volta per me. La sensazione di alzare questo trofeo è unica. Anche per come avevamo vinto. Non è facile rimanere con una. La ‘duodécima’ che abbiamo vinto a Cardiff è stata anche speciale. Non tutti possono vincere a casa propria. Anche la ‘decimotercera’ a Kiev, per il gol che ho segnato, quello della vittoria. Ma se devo scegliere, dico la décima”.
AJAX – “Credo che li abbiamo sottovalutati. Erano organizzati e capaci di giocare ad alti livelli. Sapevano perfettamente cosa fare, che ruolo avere. All’andata, avevamo vinto sinceramente con fortuna, al ritorno hanno dato spettacolo stupendo tutti. Avevano una squadra fantastica, hanno solo avuto sfortuna uscendo in semifinale. Abbiamo cercato di dimenticare e superare”.
TOTTENHAM – “Sarebbe stato normale per noi arrivare in semifinale o finale. Mi è sembrato strano non arrivare fin lì. A tutti piace arrivare in finale di Champions. Vedendo il Totthenam, mi sarebbe piaciuto giocarci contro. Speravo arrivassero in finale, durante i turni ad eliminazione diretta hanno giocato grandi partite, come in semifinale. Per noi, tifosi del Tottenham, la finale è stata deludente, ma dobbiamo vedere il percorso in generale. Hanno fatto molto bene fino ad arrivare in finale e dare del loro meglio”.
ALLENAMENTO A CASA – “Ci mandano dei programmi da fare per due settimane in palestra. Correre, pesi, esercizi di prevenzione per assicurarci di rimanere ad alti livelli.. Siamo in contatto su Zoom, cerchiamo di mantenere la migliore forma possibile nel caso in cui dovessimo tornare per poter ripartire con forza e giocare l’ultima parte della stagione”.
ISOLAMENTO – “Credo che in Spagna siano trascorse sei settimane. E’ un isolamento abbastanza rigido. Non né possiamo uscire né fare una passeggiata o sport. E’ abbastanza rigido, ma si sta facendo per il bene di tutti. Tutti dobbiamo fare sacrifici necessari e stanno cercando di fare le cose al loro meglio”.
CONDIZIONE – “Mi sento come tutti, ma bisogna pensar positivo. Generalmente viaggiamo ogni due giorni e passiamo le notti fuori sia per le partite in casa che in trasferta. Ora, sono a casa con i miei figli, mia moglie e la mia famiglia. Mu piace passare il tempo con loro e non dover lavorare ogni mattina”.
TORNARE A GIOCARE – “Tutti vogliamo tornare a giocare, ma la cosa più importante è farlo in sicurezza. Vogliamo tornare presto, ma tutto dev’essere fatto in sicurezza”.
CALCIO – “A tutti manca il calcio e vogliono tornare a giocare o andare a vedere una partita, ma ci saranno altre stagioni, Champions, campionati, coppe… Adesso è importante stare bene. Ci sarà molto più calcio in futuro e speriamo di non avere altri problemi”.