All’età di 36 anni lo scorso febbraio da svincolato Emmanuel Adebayor aveva coraggiosamente scelto di intraprendere una nuova avventura, accettando di trasferirsi in Paraguay alla corte dell’Olimpia Asunción. Dopo una brillante prima parte di carriera con Monaco e Arsenal, il crollo verticale dell’attaccante togolese è stato evidente a partire dagli anni in cui ha indossato la maglia del Manchester City, passando poi dall’esperienza negativa al Real Madrid e proseguendo per altre avventure poco gratificanti tra Inghilterra e Turchia.
L’attaccante, come riportato da Marca, nelle scorse ore si è reso protagonista di dichiarazioni che di certo non gli fanno onore, soprattutto in un momento così complicato. Le sue dichiarazioni pronunciate direttamente da Lomé, la capitale del Togo: “Per quelli che dicono che io non dono, lasciatemi dire chiaramente che non dono. E’ semplice, faccio quello che voglio e come voglio. Ci saranno persone che mi criticheranno per non aver donato alla città di Lomé”.
Commenti riprovevoli a prescindere dal mancato atto benefico in sé, rispetto al quale risulta sempre complicato poter giudicare o meno, ma che vanno screditate per la sottolineatura rimarcata più volte da Adebayor. L’ex attaccante di Arsenal e Manchester City si è infine infuriato per i paragoni fatti nei suoi confronti con altri ex calciatori africani più benevoli: “Alcuni pensano che sia stato io a portare il virus a Lomé. E’ un paese sfortunato, ma è così. Mi possono paragonare con Drogba, con Eto’o, ma sfortunatamente io sono io e non sono come loro. Sono Emmanuel Sheyi Adebayor e sempre farò ciò che voglio”.