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Celta Vigo's Spanish forward Iago Aspas (C) argues with Spanis referee Guillermo Cuadra during the Spanish league football match between FC Barcelona and RC Celta de Vigo at the Camp Nou stadium in Barcelona on November 9, 2019. (Photo by Josep LAGO / AFP) (Photo by JOSEP LAGO/AFP via Getty Images)

Celta Vigo è davvero crisi?

Dal sesto posto della stagione 2015/16, al 17esimo dello scorso campionato con una salvezza più complicata del previsto. Nonostante in Spagna per anni il Celta Vigo – da iniziale sorpresa – sembrava essersi abituata allo status di realtà consolidata, in cui poter far esplodere giovani talenti o rilanciare calciatori in cerca di gloria, le ultime due annate de Los Celestes sono state a dir poco deludenti.

Sembra quasi che il campanello d’allarme dello scorso campionato non sia stato recepito appieno dal club galiziano, reduce da una campagna acquisti estiva poco esaltante, impreziosita dalla sola scommessa Rafinha: giocatore dal talento spropositato, ma totalmente da recuperare dal punto di vista fisico per via dei numerosi infortuni accusati negli ultimi tempi.

14 punti in 18 partite sono ovviamente inaccettabili, per una squadra che si ritrova in rosa calciatori di talento come Iago Aspas, Santi Mina, Sisto, o meglio ancora Lobotka, vero diamante della formazione spagnola e oggetto del desiderio di diversi club in Europa. Insomma, le potenzialità per ripartire sembra evidente che ci siano tutte, specialmente se consideriamo il recente stato di forma dello stesso Aspas, o di un Rafinha sempre più in condizione di poter fare la differenza. Di certo, l’attuale classifica che vede il Celta Vigo in piena zona retrocessione, va risollevata quanto prima.