I sogni sono sogni e spesso, per un motivo o per un altro, faticano a concretizzarsi. Ma ci sono delle eccezioni, occasioni uniche in cui fantasia e realtà si uniscono in un labirinto di emozioni difficilmente decifrabile. Questo è successo alla Real Sociedad e ai propri tifosi ieri sera, quando hanno potuto festeggiare per un traguardo arrivato addirittura dopo 32 anni: la finale di Coppa del Re. La vittoria sul Mirandés segna un passaggio del turno che riporta alla mente del club e dei suoi fan la finale del 1988 persa contro il Barcellona. Quale sarà l’avversario? Per rispondere a questa domanda si attende la decisiva sfida fra Granada e Atletic che devono ancora giocare.
Qualunque sarà il rivale nello scontro decisivo una cosa è certa. Un sogno rimane un sogno e la grande opportunità di portare a casa un trofeo è a dir poco allettante per il club spagnolo. La strada però è ancora lunga, con 90 minuti ancora da giocare e tante emozioni contrastanti, fra ricordi amari e soddisfazione per aver raggiunto un traguardo così ambizioso, ma il momento della finale è ancora lontano. Adesso si tornerà al campionato, si tornerà a sognare prima di guardare in faccia una splendida realtà: la Real Sociedad torna in finale di Coppa del Re 32 anni dopo. Il sogno può divenire realtà.
Di Christian Camberini
