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Iniesta confessa: “Quante difficoltà a Barcellona! Io allenatore? Ci penso, ma non è ancora il momento”

Andrés Iniesta, oggi in forza al club giapponese Vissel Kobe, ha rilasciato una lunga intervista ai microfoni di Marca, nella quale ha parlato di Coronavirus, Barcellona, del suo documentario e anche di un possibile futuro da allenatore:

“È un po’ strano questo momento, sia a livello professionale che personale. Spero che i giorni passino presto e che tutto torni come prima. Per tenermi in forma ho un piano individuale, mi alleno in videoconferenza con un preparatore atletico. Qui in Giappone viviamo su una piccola isola e possiamo fare una passeggiata o correre. Ci teniamo in forma e stiamo in famiglia. Questa condizione, se non altro, ci sta insegnando qualcosa”.

A breve uscirà anche il documentario: Andrés Iniesta – Eroe inaspettato, che parlerà proprio della storia dell’asso spagnolo: “Sono molto contento di com’è andata. C’è molto lavoro dietro le quinte, viaggi, interviste: il team ha fatto un lavoro straordinario. Dopo aver scritto il libro, ci è voluto più tempo per realizzare il documentario”.

Iniesta racconta anche del suo periodo in Catalogna che, all’inizio, non è stato proprio una passeggiata: “A Barcellona ho avuto difficoltà di vario genere, da un lato perché mi separai dalla mia famiglia a soli 12 anni, dall’altro – una volta arrivato in prima squadra – è stato difficile emergere perché c’era tanta competizione. Però ho sempre avuto fiducia in me e pian piano raggiunsi gli obiettivi che mi ero prefissato. Guardiola mi disse che sarebbe stato in tribuna a vedermi giocare nella prima squadra del Barça e aveva ragione. Anche se andò oltre, diventando persino il mio allenatore e, insieme, abbiamo vissuto momenti meravigliosi in blaugrana”.

Il calciatore iberico spende due parole anche per il passato e il presente del Barcellona, ovvero Ernesto Valverde e Quique Setien: “Non so se l’esonero di Valverde è stato prematuro, purtroppo con l’emergenza che stiamo vivendo è difficile dare un’opinione. Se il Barcellona conquisterà dei titoli, nessuno penserà che sia stato un errore, ma se l’avventura di Setien andrà male, molti potrebbero pensarlo. Ad ogni modo, non è stata una decisione semplice per il Barça, bisogna capire che lo hanno fatto per il bene del club. Setien ha le idee molto chiare su ciò che vuole vedere dai suoi giocatori, però è troppo presto per dare un pensiero sul suo lavoro. Con il passare del tempo, si vedrà”.

Diventare allenatore, solo un’idea o una reale possibilità? “L’idea di diventare un allenatore c’è, ma per ora sono un calciatore. C’è ancora tanto tempo per me prima di appendere gli scarpini al chiodo. Quando farò l’allenatore, vedrò il calcio diversamente da come lo vedo oggi, ma non è ancora arrivato questo momento per me”.