È uno dei nomi più caldi di questo mercato di gennaio. Jean-Clair Todibo, ad un anno di distanza dal suo sbarco al Barcellona dal Tolosa, sta già per lasciare i blaugrana. Su di lui, una volta capito che c’erano margini per strapparlo al club catalano, si sono fiondate tantissime grandi società europee, tra cui soprattutto il Milan che alla ricerca di un nuovo difensore centrale aveva fiutato l’occasione.
Settimane di contatti, con tanto di blitz del Ds Massara a Barcellona per incontrare l’entourage del calciatore, tra frenate e riavvicinamenti, fino alla fumata nera per un’operazione che non si farà. Tant’è che i rossoneri hanno già virato su altri profili: da Simon Kjaer, di proprietà del Siviglia ed in prestito all’Atalanta, ad Andreas Christensen, danese del Chelsea, passando per quel Dejan Lovren del Liverpool cercato pure in estate. Ma che cosa ha portato un affare che sembrava molto vicino alla conclusione a saltare così improvvisamente?
Alla base di tutto c’è il mancato accordo sulla formula con cui Todibo, classe ’99, sarebbe dovuto sbarcare a Milanello. E quindi la volontà dello stesso calciatore. Un anno fa, il Barcellona decise di anticipare i tempi dell’arrivo del difensore in scadenza di contratto al 30 giugno sborsando un solo milione di euro. Cifra molto vantaggiosa per un giocatore considerato tra i più promettenti nel suo ruolo. Da lì però Todibo non è mai riuscito ad imporsi e ha avuto poco spazio nello scacchiere del tecnico Valverde. Ma nella testa e nei piani del difensore francese c’è sempre l’intenzione di imporsi tra i campioni blaugrana: sente di poter diventare uno dei migliori centrali in circolazione, e vuole farlo nel Barcellona. Per questo motivo il giocatore non ha aperto ad alcuna ipotesi di trasferimento che potesse portarlo via dai blaugrana in maniera definitiva.
Prestito con diritto di riscatto e opzione di riacquisto in favore del Barcellona, oppure (ancora meglio) un prestito secco: queste le due opzioni valutate da Todibo ed il suo entourage. Richiesta irricevibile per un club con il Milan, che nonostante l’emergenza non è intenzionato a valorizzare un calciatore per un altro club. A differenza dello Schalke 04, che in queste ore si è molto avvicinato a Todibo proprio con la formula del prestito secco. Il Milan ci riproverà con un altro profilo.