In una recente intervista concessa al quotidiano olandese AD, Ronald Koeman ha affrontato il tema spinoso legato al suo arrivo al Barcellona in merito alla gestione delicata del caso Messi. Compito non semplice per qualsiasi allenatore, figuriamoci per il tecnico olandese che pochi giorni dal suo annuncio si è ritrovato inconsapevolmente nel bel mezzo di una bufera. Eppure, nelle recenti dichiarazioni dell’ex ct dei Paesi Bassi, pare che la prima conversazione con la Pulga argentina si sia svolta con serenità e consapevolezza di voler mettere il calcio davanti ad ogni tipo di altro interesse.
Queste le parole di Koeman: “Nei primi giorni ho parlato molto con tanta gente sulla situazione che stava vivendo il club. Poi ho capito che c’era tanta delusione tra i calciatori, sotto tutti gli aspetti. Per questo motivo, era per me una priorità parlare prima con Messi per ascoltare come vedeva lui le cose. Mi ha raccontato di tutto. Ho ascoltato con attenzione, ma ho specificato che io non ero stato lì e non potevo sapere. Potevo solo parlare di come avrei voluto lavorare per cambiare le cose. Ed è andata bene, perché alla fine ci siamo ritrovati a parlare di pressione, di gioco, di calcio. Mi è piaciuto: lui è un tifoso e ancora vuole sapere come funziona. Il club sapeva già che non sarebbe andato via. Quanto ha ricominciato ad allenarsi dopo quella settimana agitata, mi ha fatto vedere solo cose buone. La sua attitudine, non c’era e non c’è niente di cui lamentarsi. Il riassunto è: quanto Messi vede una palla, si diverte”.
