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Da Ocampos al Granada: le 5 sorprese della stagione di Liga

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Ora che in Spagna la stagione è terminata è tempo di bilanci. Ecco le cinque sorprese di questa edizione di Liga:

Espanyol in Segunda Division

Iniziata sull’onda dell’entusiasmo dopo aver centrato la qualificazioni di Europa League, la stagione dell’Espanyol è terminata in maniera inaspettata con la retrocessione in Segunda Division. I buoni risultati ottenuti l’anno scorso avevano infatti indotto il presidente degli Azulones, il cinese Chen Yengsheng, a effettuare cospicui investimenti per allestire una squadra in grado di disputare una competizione europea e di tentare a qualificarsi in Champions, obiettivo della proprietà. Gli arrivi di Matias Vargas, Adrian Embarba, Leandro Cabrera, Fernando Calero e Raul De Tomas, acquistato dal Benfica per 20 milioni di euro a gennaio per aiutare la squadra a risalire la classifica, non hanno però inciso soprattutto a causa dei continui cambiamenti in panchina. Quattro sono stati infatti gli allenatori avvicendatisi sulla panchina degli Azulones: David Gallego; l’ex Girona e Siviglia Pablo Machin; Abelardo e infine Rufete, il quale ha provato fino alla fine a evitare quello che per molti era un epilogo già scritto da tempo. Ora si prospetta dunque una rivoluzione in casa Espanyol, molti partiranno, altri arriveranno ma l’obiettivo sarà sempre e comunque lo stesso: tornare quanto prima in Liga.

In Andalusia si scrive la storia: Granada ai preliminari di Europa League

In Andalusia è successo qualcosa di storico: il Granada si è qualificato per la prima volta nella sua storia ai preliminari di Europa League. Noni alla ripresa del campionato, i Nazaries erano la squadra con meno speranze di qualificarsi in Europa vista la concorrenza di squadre più attrezzate come Getafe, Athletic Bilbao e Valencia. Le cinque vittorie e i tre pareggi ottenuti dopo il lockdown hanno permesso alla squadra di realizzare quello che sembrava qualcosa di irrealizzabile: passare dalla Segunda Division all’Europa in una sola stagione. Le fortune della squadra sono legate sia alla solidità difensiva (settimi per gol concessi, 45) sia soprattutto alla complementarietà della coppia d’attacco formata da Carlos Fernandez e Roberto Soldado. Il primo, abile nel non dare punti di riferimento alle difese avversarie, ha realizzato 11 gol e 4 assist alla sua prima vera esperienza in Liga. Il secondo invece è stato il totem della squadra, la figura di appoggio per i propri compagni. Ora sarà curioso vedere come gli andalusi gestiranno il doppio impegno, in quella che si prospetta una stagione indimenticabile per i tifosi biancorossi.

EuroVillarreal

Forse la squadra più divertente da vedere dalla ripresa del campionato, il Villarreal è riuscito a qualificarsi alla fase a gironi della prossima Europa League. 7 vittorie e 1 pareggio in undici partite hanno infatti permesso al Submarino Amarillo di passare dall’ottavo al quinto posto in classifica, ribaltando una negativa prima parte di stagione. La squadra di Calleja ha mostrato netti miglioramenti sia in fase difensiva, con l’esplosione del giovane Pau Torres, che ha già attirato l’attenzione di club come Chelsea, Real e Barcellona, sia in fase offensiva, con Gerard Moreno, terzo marcatore della Liga con 18 gol, Carlos Bacca, tornato a buoni livelli dopo stagioni deludenti, e Paco Alcacer, spacca partite dalla panchina acquistato a gennaio dal Borussia Dortmund per 23 milioni di euro, cinici e concreti sotto porta. La proprietà è pronta a fare investimenti importanti per migliorare una squadra ambiziosi e desiderosi di tornare a disputare la Champions League.

È nata una stella: ecco Riqui Puig

Nella negatività della stagione blaugrana, oltre al solito Messi c’è stata un’altra scintilla in grado di accendere i cuori dei tifosi, delusi dalle prestazioni della squadra: l’ingresso in pianta stabile tra i titolari del canterano Riqui Puig. Da quando si è concluso lo scambio tra Juventus e Barcellona per Pjanic e Arthur, il brasiliano è uscito definitivamente dalle rotazioni di Setien giocando solo quattro minuti nel pareggio contro il Celta Vigo e aprendo al classe ’99 le porte del centrocampo blaugrana. Costantemente rivolto verso la porta avversaria, il ragazzo, a soli 20 anni, è dotato di un eccezionale controllo palla, una buona capacità di sfruttare il fisico in protezione del pallone e soprattutto una qualità eccelsa nel passare la sfera specialmente nell’ultimo terzo di campo. Nonostante il fisico, 1,69 cm per 56 kg, le doti con e senza palla del ragazzo fanno presagire un presente e un futuro radiosi all’interno del club.

Finalmente … Lucas Ocampos

Considerato uno dei prospetti più interessanti del florido settore giovanile del River Plate, Lucas Ocampos, con 16 reti e 4 assist in 37 partite, è definitivamente esploso contribuendo in larga parte alla qualificazione del Siviglia alla fase a gironi della prossima Champions League. Il merito va attribuito sia a Lopetegui, che è stato in grado di toccare i punti giusti stimolando il ragazzo a tal punto da realizzare gol, assist e giocate da urlo, sia a Monchi, suo estimatore sin dai tempi in cui l’argentino militava in Italia, prima al Genoa e poi al Milan. Le prestazioni dell’attaccante hanno portato il Siviglia a inserire nel suo contratto una clausola da 60 milioni di euro, blindandolo così da eventuali assalti delle grandi d’Europa, le quali si sono accorte che il talento del Mole è finalmente sbocciato.