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Griezmann (@Getty Images)

La storia di Antoine Griezmann al Barcellona

La storia di Antoine Griezmann al Barcellona si potrebbe riassumere spulciando un dato che riguarda il suo valore economico. 18 mesi, infatti, nel momento in cui si apprestava a firmare con i blaugrana dicendo addio all’Atletico Madrid, il centravanti francese veniva quotato sui 130 milioni di euro. Un anno e mezzo dopo, invece, il suo valore è sceso a 60 milioni di euro, un crollo non tanto riconducibile alla pandemia che ha dimezzato il costo di tanti calciatori, ma soprattutto dovuto alle sue prestazioni in Catalogna.

Arrivato tra mille polemiche che lo avevano coinvolto indirettamente per un presunto veto posto da Leo Messi nei suoi confronti, in realtà la relazione con l’argentino è migliorata di mese in mese stando alle dichiarazioni reciproche dei due calciatori. Il francese, però, non è riuscito a fare breccia nel cuore dei tifosi del Barcellona. Eppure i tre allenatori che si sono avvicendati nell’ultimo anno e mezzo lo hanno schierato praticamente in qualsiasi ruolo: da esterno destro a sinistro, a falso nueve e seconda punta.

Nonostante i numerosi tentativi Griezmann non è però riuscito ad incastrarsi perfettamente con le dinamiche di gioco del Barcellona. Tranne pochissime prestazioni in cui ha mostrato sprazzi del suo reale talento, fin qui può essere ancora considerato un vero flop di mercato. La scorsa stagione fece solamente 9 reti in campionato, meno di un difensore come Sergio Ramos per intenderci. Quest’anno, in cui sembrava esser partito col piede giusto, si è fatto colpire dalle prestazioni altalenanti della squadra di Koeman, e non è un caso se in 17 presenze di Liga è andato in rete in sole 5 occasioni.