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Liga, dove eravamo rimasti

Ci siamo quasi, tra poco più di 48 ore la Liga riprenderà ufficialmente con il derby tra Siviglia e Betis. Prevedere quale sarà l’epilogo è impossibile, date le numerose incognite che accompagnano le squadre sia a livello di tenuta fisica che di intensità e caratura tecnica. Possiamo però fare il punto della stagione che è stata per prepararci nel migliore dei modi alla ripresa del campionato più tecnico d’Europa.

Lotta a due per il titolo

Come ogni anno, Barcellona e Real Madrid daranno vita a un serratissimo testa a testa per aggiudicarsi il titolo. Nonostante il primato, i blaugrana hanno vissuto una stagione abbastanza problematica: l’esonero di Valverde prima, con conseguente frattura tra spogliatoio e dirigenza, e i continui discorsi di mercato poi. La nota positiva viene dal solito Messi, che dovrebbe recuperare dalla contrattura al quadricipite destro per la gara contro il Maiorca, determinante con 19 gol e 12 assist nel tenere in alto una squadra che in molti consideravano in crisi. Le Merengues hanno saputo approfittare delle difficoltà dei rivali solo parzialmente. Anche loro infatti hanno faticato a trovare la quadra, complici gli infortuni di alcune stelle e lo scarso rendimento di Jovic e Hazard, bloccato dagli infortuni. Nonostante una squadra con non pochi giocatori prossimi a lasciare Madrid, Zidane è riuscito a tenere il passo dei rivali, lanciando in mezzo al campo Valverde e il trio tutto brasiliano composto da Vinicius jr., Rodrygo e Reinier.

Chi andrà in Champions?

Assegnati i primi due posti, ci sono quattro squadre con ambizioni europee racchiuse in due punti. Attualmente terza a 47 punti c’è il Siviglia del duo MonchiLopetegui, i quali, dopo una stagione fallimentare rispettivamente come ds della Roma e allenatore del Real Madrid, sono stati in grado cdi costruire una squadra interessante con discrete possibilità di tornare a giocare la Champions League. La squadra andalusa dovrà però vedersela con l’imprevedibilità della Real Sociedad di Odegaard, Isak e compagni, con la concretezza del Getafe guidato da José Bordalas e soprattutto con l’Atletico, grande deluso di questa stagione. I colchoneros sono stati protagonisti di una stagione altalenante, dovuta anche alla rivoluzione compiuta in estate dalla dirigenza rojiblanca con le partenze di Godin, Rodri e Griezmann.

La corsa per la salvezza

Per quanto riguarda la lotta per non retrocedere, sarà un discorso che molto probabilmente riguarderà sei squadre. L’Espanyol, grande sorpresa della passata stagione, sembra spacciato non tanto per i punti collezionati (a -6 dalla salvezza), quanto per la difficoltà nel segnare dimostrata sin qui. Altra squadra che rischia è il Leganes, soprattutto dopo le cessioni di En-Nesyri e Braitwaithe a Siviglia e Barcellona durante la sessione invernale di mercato. Infine uno tra Maiorca, Celta, Eibar e Valladolid sarà l’ultimo club condannato alla retrocessione. In questo caso nulla è certo, tutto può succedere e molto dipenderà dagli scontri diretti piuttosto che dalla possibilità di strappare qualche punticino contro le big.

La classifica:

  1. Barcellona 58
  2. Real Madrid 56
  3. Siviglia 47
  4. Real Sociedad 46
  5. Getafe 46
  6. Atletico Madrid 45
  7. Valencia 42
  8. Villarreal 38
  9. Granada 38
  10. Athletic Club 37
  11. Osasuna 34
  12. Betis 33
  13. Levante 33
  14. Alaves 32
  15. Valladolid 29
  16. Eibar 27
  17. Celta Vigo 26
  18. Maiorca 25
  19. Leganes 23
  20. Espanyol 20